
Core Club, New York City – 26 marzo, 2025
Tech.Emotion ha mosso i primi passi verso il mercato statunitense con un evento esclusivo al Core Club di New York. Una serata piacevole e strategica che ha delineato le prospettive per una futura espansione oltreoceano, mirata ad esportare la filosofia e i valori del made in Italy e dell’azienda nel cuore pulsante della tecnologia, del business e della finanza globale.
L’evento ha rappresentato un momento cruciale per esplorare possibilità concrete e aprire un dialogo con il mercato americano. Se da un lato sono stati tracciati i principi guida e le ambizioni di Tech.Emotion, dall’altro resta ancora da compiere il vero salto, preceduto però da un obiettivo ambizioso: costruire ponti solidi e duraturi tra Europa e Stati Uniti, aprendo nuove opportunità di networking capaci di fondere creatività, innovazione e cultura su scala internazionale.
«Dobbiamo creare il maggior numero possibile di ponti tra Europa e Stati Uniti», ha spiegato Mattia Mor, Founder & CEO di Emotion Network, evidenziando la volontà di trasferire oltreoceano l’approccio distintivo dell’azienda, fondato sull’integrazione tra tecnologia, creatività e cultura umanistica. «Siamo nel Paese della tecnologia, del business, della finanza, di tante cose. Vogliamo provare a portare qui quest’anima italiana, in maniera umanistica, per cercare di fondere le due sponde dell’Oceano Atlantico. Cinque anni fa, quando abbiamo fondato Emotion Network, ci siamo posti un obiettivo chiaro: sbloccare il potenziale umano attraverso connessioni autentiche e storie capaci di generare valore reale. Crediamo nella forza dello storytelling per creare un impatto positivo e duraturo sulla società.» Nel portare il progetto oltreoceano, Tech.Emotion vuole creare uno spazio aperto e accessibile, dove la tecnologia e l’innovazione non siano fini a sé stesse, ma strumenti al servizio di un dialogo autentico. Un dialogo capace di mettere in relazione umanità, creatività, emozioni e cultura.
Un ponte tra due mondi
Angelo Moratti, Founder, Chairman e Anchor Investor di Milano Investment Partners Sgr, ha aperto la serata ricordando come un ponte «unisce, crea legami e porta credibilità e fiducia», sottolineando che l’obiettivo di Tech.Emotion è proprio quello di costruire connessioni tra l’Europa e gli Stati Uniti.
Concetto ribadito anche da Massimo Redaelli, Co-founder di Emotion Network, che ha voluto evidenziare il desiderio condiviso di «far crescere questa comunità, andare oltre e portare più umanità al tavolo», un aspetto fondamentale per un progetto che punta non solo all’innovazione tecnologica, ma anche alla valorizzazione dei legami umani.
Una filosofia umanistica al servizio della tecnologia
Il valore di un approccio umano alla tecnologia è stato sottolineato anche da KR Sridhar, Founder, President & CEO di Bloom Energy. Per Sridhar, infatti, la tecnologia è «uno strumento», il cui impatto dipende esclusivamente da chi lo utilizza. «Un coltello affilato nelle mani di uno chef vi preparerà un ottimo cibo. Un coltello affilato nelle mani di qualcuno che vuole fare cose cattive non va bene. Non ha nulla a che fare con il coltello. Ha a che fare con la persona che lo tiene in mano». Parole che richiamano alla responsabilità e alla consapevolezza come strumenti necessari per rendere l’innovazione una vera alleata dell’essere umano.
Fabrizio Rindi, Strategic Advisor & Partner di Nextam Partners spa, ha voluto rimarcare il ruolo del Tech Emotion Club come piattaforma di incontro senza barriere, pensata per abbattere quei confini che il mondo moderno sembra rendere sempre più forti. Una missione che si riflette nell’ambizione stessa dell’iniziativa: offrire uno spazio in cui il dialogo tra Europa e Stati Uniti sia privo di ostacoli.
Un nuovo capitolo, un futuro di connessioni
Serata arricchita anche dagli interventi di Caryl Stern – Chief Impact Officer di LionTree e advisory board di Emotion Network – e David Wu, CEO di Tau Cambridge Ltd, entrambi concordi nell’affermare l’importanza e l’esclusività di questo incontro inaugurale. Specialmente Caryl, che ha descritto la serata come un punto di partenza destinato a lasciare il segno nel tempo: «Oggi segniamo questo giorno come il giorno in cui Tech.Emotion è arrivata negli Stati Uniti. E non vedo l’ora di esserne parte. Credo che negli anni a venire ci ricorderemo di questa serata e spero che tutti voi ne facciate parte».
Tech.Emotion ha avviato un percorso ambizioso che mira a portare l’eccellenza italiana nel dinamico ecosistema americano, riconosciuto a livello globale per la sua capacità di innovare e generare valore. Ogni connessione stabilita e ogni ponte costruito non sono solo passi avanti, ma tasselli fondamentali di un progetto più ampio, in cui l’oceano non rappresenta più una barriera, ma un’opportunità per condividere e valorizzare le attività, le produzioni e la filosofia che guida il nostro lavoro.